PERCORSI DI CRESCITA PERSONALE

Emozioni VS Efficienza lavorativa

Mi rendo conto che questo può essere un argomento controverso, tuttavia vorrei provare a dare il mio punto di vista.

Soprattutto in ambito lavorativo, EFFICIENZA ed EMOZIONI, difficilmente sembrano trovare il giusto equilibrio.

Quello che accade con più facilità, è che per poter essere più efficienti, si tende a sopprimere le emozioni.

Sì, lo so che in una buona percentuale dei casi, soprattutto quando si parla di rapporti interpersonali, se lasciassimo piena libertà alle emozioni, il risultato potrebbe essere davvero disastroso.
Tuttavia, la colpa non è delle emozioni!

Se osserviamo la cosa dal punto di vista evolutivo, le emozioni hanno un ruolo estremamente importante. Prendiamo ad esempio la paura, questa emozione ha lo scopo di tenerci al sicuro da pericoli concreti che nuocerebbero alla nostra incolumità. Può agire in due direzioni diametralmente opposte, paralizzandoci o predisponendoci alla fuga.

Se la decisione indotta è quella corretta, abbiamo salva la vita!

Quando abbiamo iniziato a convivere con le emozioni, la nostra esistenza era abbastanza basica. L’attenzione riversata sugli eventi esterni, era spesso legata alla sopravvivenza dell’individuo, di conseguenza una risposta istintiva all’emozione del momento, era sicuramente la scelta migliore.

Oggi, fortunatamente, non sussistono più le stesse condizioni di sopravvivenza. Non rischiamo più di finire tra le fauci di un predatore e sono ridotte al minimo le occasioni in cui un evento ambientale può favorire la nostra scomparsa.

Sembra però che la minaccia per la nostra incolumità, venga recepita in modo non poi così corretto dal nostro cervello.

Ti faccio un esempio: prepari un esame per diverse settimane o addirittura mesi, sei estremamente preparato, fino a quando non arriva il giorno dell’esame e sei davanti all’esaminatore.

In quel momento, la paura di non riuscire ad esprimere le tue conoscenze e di dimostrare al 100% ciò che sai, ti blocca!

Riconosci l’affinità?

È lo stesso tipo di risposta che daresti davanti ad un pericolo concreto e reale. Ma, è estremamente improbabile che ci sia un rischio consistente per la propria esistenza, nel momento in cui un esame va male. O sbaglio?

Una risposta non coerente con la comparsa di un’emozione, non riguarda solo la paura. Pensa a quando ti arrabbi o a quando provi invidia/gelosia per qualcuno.

Le nostre esigenze sono cambiate in virtù del tipo di vita che conduciamo e, quello che ci si aspetterebbe da ognuno di noi sul piano evolutivo, è una aggiustamento che ci permetta di vivere meglio ed utilizzare con maggiore efficacia le nostre emozioni.

Siamo passati da periodi storici in cui era indispensabile una risposta rapida e decisa dal punto di vista fisico, al momento attuale, dove l’approccio con ciò che viviamo è in prevalenza mentale.

Se ti interessa, questo concetto è parzialmente chiarito nel libro The Spiral.

In sostanza, quello che ci frega, è come reagiamo alle emozioni.

Siamo capaci di sentire l’emozione che insorge e gestirla?

Sembrerebbe una strada senza uscita. Ma non è così!

Se credi, come del resto ci credo io, al fatto che siamo al mondo per migliorare noi stessi ed in alcuni casi fare qualcosa di utile anche per gli altri, capisci quale potenziale è presente in ognuno di noi.

La peculiarità più importante dell’essere umano, è proprio quella di provare emozioni perché è attraverso queste che diventa più creativo e più capace di fare fronte alle necessità.

Quando però vogliamo lo sguardo ai rapporti interpersonali, purtroppo qualche dubbio può ancora esserci.

Come accennavo prima, quello che ci si aspetta da un essere umano che vive in quest’epoca, riguarda proprio la crescita delle sue potenzialità legate alla conoscenza di sé.

È infatti possibile imparare a riconoscere le proprie emozioni, elaborarle ed utilizzarle costruttivamente.

Pensa a quanto sarebbe bello sentire l’emozione che nasce dentro di te, comprendere perché nasce ed indirizzare il tuo comportamento affinché produca l’effetto migliore su di te e su che ti circonda.

In ambito lavorativo, questo si traduce con un miglior rapporto con l’ambiente di lavoro, una maggior produttività ed una migliore qualità di vita.

Non è fantascienza!

Oggi, purtroppo, credo sia più fantascientifico trovare aziende interessate ad investire su questi processi…

… ma, qualora facessi parte di quelle Elite che riconosce l’importanza di questi aspetti e volessi approfondire ciò che ti ho esposto in questo articolo, non esitare a contattarmi.

Moreno Sartori

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