6 consigli pratici per scegliere correttamente l’educatore cinofilo
In questo articolo ti fornirò sei consigli utili per scegliere l’educatore cinofilo. Come sceglierlo è determinante, soprattutto perché se ti appoggi alla figura professionale sbagliata, non solo non riuscirai a risolvere un problema, ma rischierai addirittura di crearne altri.
Vediamo insieme i punti principali che ci porteranno alla scoperta della scelta migliore per quanto concerne l’educatore cinofilo:
- Prima di scegliere l’educatore cinofilo, domandati che tipo di relazione vuoi con il tuo cane;
- Differenze sostanziali tra le varie figure professionali che operano in ambito cinofilo;
- Per ogni problema, c’è una soluzione;
- Potresti scoprire di non aver bisogno di scegliere un educatore cinofilo;
- Scegli anche in base al prezzo;
- Se ti è possibile, trova persone con le quali sviluppi delle affinità;
Prima di scegliere l’educatore cinofilo, domandati che tipo di relazione vuoi con il tuo cane
Sei una persona autoritaria, che desidera dal suo cane ubbidienza totale?
Sei una persona, che vede il proprio animale come un membro della famiglia e gli concederesti qualunque cosa? Vuoi molto bene al tuo cane, ma sei dell’idea che non debba vivere in casa perché ha un giardino a sua completa disposizione?
Vuoi vivere qualunque situazione insieme al tuo cane, senza avere alcun tipo di problema?
So che può sembrarti strano, ma porti queste domande, ti permetterà di farti un’idea più chiara, inerente alla scelta dell’educatore cinofilo.
Facciamo chiarezza
Ognuno di noi, ha una propria idea, su come dovrebbe essere la vita con il proprio animale. Non c’è una scelta giusta o sbagliata, c’è solo ciò di cui sentiamo di avere bisogno.
Ti offro qualche spunto di riflessione, derivante dalla mia esperienza come proprietario, ma anche come formatore e consulente per la relazione uomo-animale.
Chi è il cane?
La risposta, a questa semplice domanda, porterebbe allo sviluppo di tematiche estremamente lunghe da trattare in un articolo. Ecco perché cercherò di essere il più conciso possibile nel riassumerle.
Se vuoi approfondire questo argomento, clicca qui, è il link dell’episodio del mio podcast, che tratta proprio di questo.
Il cane è un predatore, uno spazzino è un approfittatore intelligente!
Capisco che a descriverlo in questo modo, possa sembrare terribile, ma prima di abbandonare la lettura di questo articolo, continua ancora con qualche riga, potresti avere delle sorprese.
Dal punto di vista evolutivo, le cose sono esattamente come le ho dette. Anche se il nostro cane mangia crocchette, che non devono essere predate, di fatto resta un predatore.
Storicamente, la ragione per la quale si è avvicinato all’uomo, riguarda la sua natura di spazzino.
Questa sua particolarità, l’ha reso un ottimo compagno di vita, capace di accontentarsi anche degli avanzi.
Proprio per questa ragione, estremamente capace di approfittare delle situazioni.
Intelligenza operativa ed emotiva
Questa enorme capacità di adattamento, fa del cane un animale estremamente intelligente. Non solo per quanto riguarda lo sviluppo di situazioni dalle quali può trarre vantaggio, ma anche dal punto di vista emotivo ed emozionale.
Il cane è prima di tutto un individuo e questo lo rende unico. È però un individuo capace di provare emozioni di percepire gli stati d’animo di chi lo circonda.
La sua intelligenza operativa ed emotiva, è fortemente legata alla sua spiccata socialità. Questo è un aspetto fondamentale, che non andrebbe mai dimenticato.
Potendo chiedere ad un cane, se preferirebbe avere a disposizione un giardino di 1 chilometro quadrato o vivere a stretto contatto con i membri della famiglia. Sono assolutamente certo, che la risposta sarebbe orientata sicuramente verso la situazione socialmente più remunerativa.
La relazione ideale
Partiamo da una semplice considerazione, la relazione più belle che ho visto tra cani il proprietario, sono quelle nelle quali i due crescono insieme. Le esperienze fatte insieme, sono la chiave di tutto! Quando si creano le condizioni, per le quali il proprietario trascorrere più tempo possibile insieme al suo cane, ciò che si sviluppa è davvero unico.
L’interazione mirata alla correzione di comportamenti non proprio ideali, è un processo continuo. Questa opportunità esiste solo se, trascorriamo del Tempo qualitativo con l’animale.tempo qualitativo con l’animale.
Le condizioni odierne, ci permettono di fare molte più cose che in passato con il nostro cane. Possiamo andare al bar, al ristorante, in vacanza, fare passeggiate, incontrare persone e cani.
Questo, espone il nostro compagno di vita peloso, al contatto obbligato con la società in cui viviamo. Purtroppo però, le regole sociali e i comportamenti tipici del cane, non sempre sono in perfetto accordo con questa realtà.
Educazione e regole
Da questo punto di vista, diventa assolutamente necessario dare delle regole. Queste ci permettono di introdurre il cane in società, rendendolo accettabile da tutti quelli che ci circondano. Che siano persone o altri cani, quando riusciamo a strutturare una relazione basato su queste regole, avremo di fatto il cane ideale.
Tutto passa dal proprietario
Anche se può sembrare strano, gestire il cane, non è solo una questione di polso. Prendi me come esempio, sono disabile, non posso e non voglio impormi fisicamente sui miei cani, eppure, quando chiedo loro qualcosa, mi ascoltano.
Ho avuto ed ho tuttora, cani di razze non semplicissime da gestire, che hanno con me un rapporto cooperativo e non assolutamente di sudditanza.
Come ho ottenuto questo?
Ho creato le condizioni per le quali, i miei cani si fidano di me e mi riconoscono come guida. Questa, credo sia la condizione alla quale ogni proprietario dovrebbe aspirare.
Svilupperò meglio questo argomento in un articolo dedicato, se ti interessa, scrivimelo nei commenti.
Trai tu le tue considerazioni
In base agli spunti che ti ho offerto, credo tu possa essere in grado di farti un’idea concreta dal rapporto che desideri avere con il tuo cane. Come dicevo qualche riga più su, ognuno di noi sviluppa questi aspetti, nel modo che ritiene più giusto.
Differenze sostanziali tra le varie figure professionali che operano in ambito cinofilo
Devi sapere, che anche se per questioni di comodità, tutto finisce sotto due macro categorie, l’addestratore cinofilo e l’educatore cinofilo, ma queste non sono le uniche due presenti sul mercato. Vediamo insieme quali altre figure professionali, fanno parte di questo contesto
- L’addestratore cinofilo;
- L’operatore cinofilo;
- Il Dog sitter;
- L’educatore cinofilo;
- L’istruttore cinofilo o rieducatore;
- Il pet Counselor;
- Il veterinario comportamentalista.
Andiamo a vedere nel dettaglio, quali sono le competenze di ognuna di queste figure professionali.
L’addestratore cinofilo:
È colui che si occupa dell’addestramento del cane. Ma, cosa vuol dire addestrare il cane?
Il termine addestramento, è legato alla pratica della costruzione di risposte, generate da stimoli prestabiliti. Costruisco per esempio l’abitudine nel cane, a sedersi, ogni qualvolta mi vede assumere una determinata posizione o mi sente pronunciare una determinata parola.
Questa medesima condizione, può essere estesa agli aspetti legati alla condotta al guinzaglio, piuttosto che al “terra”, al “resta” o a quelli che vengono definiti gli attacchi alla manica.
Normalmente, le sessioni di lavoro fatte con l’addestratore, sono di gruppo, di conseguenza non personalizzate.
L’operatore cinofilo:
È colui che opera in ambito cinofilo, gestendo i cani nelle situazioni più comuni, legate all’ambito del canile, della pensione o del rifugio.
Il Dog sitter:
È colui che gestisce il cane, in assenza del proprietario. Può fare questo, nell’ambito delle passeggiate, ma può anche gestire alcuni aspetti, come la somministrazione di cibo, la pulizia dell’ambiente in cui il cane viene lasciato, piccole operazioni di toeletta dell’animale, al rientro dalle passeggiate. E, con la giusta preparazione, la somministrazione di farmaci per via orale.
L’educatore cinofilo:
L’ambito, in cui opera l’educatore cinofilo, è l’educazione. Questa figura professionale, si occupa di tutti gli aspetti legati all’educazione del cane cucciolo e adulto. Il suo obiettivo, è quello di fornire supporto al proprietario, insegnando al cane le modalità di comportamento adeguate a vivere nella società.
Può insegnare al cane a non sporcare in casa (bisogni), a direzionare adeguatamente il desiderio di mordere legato alla dentizione, a non tirare al guinzaglio e a mantenersi controllato quando si relaziona con le persone.
In base alla propria preparazione ed alla propria predisposizione, può decidere di proporre incontri singoli o di gruppo.
L’istruttore cinofilo o rieducatore:
Questa figura professionale, è un po’ il braccio armato del veterinario comportamentalista. Si occupa infatti degli aspetti pratici della rieducazione del comportamento. Va a costruire i comportamenti corretti che devono soppiantare quelli non corretti. Lavora quindi con cani che manifestano problematiche di aggressività, ansia, fobie e paure.
Deve avere una preparazione effettiva sul trattamento delle patologie comportamentali ed essere in grado di sviluppare programmi di rieducazione mirati a questo.
Tendenzialmente lavora con il singolo cane in questione, ma, se ne hai la necessità, può introdurre altri cani finalizzati allo sviluppo di condizioni specifiche.
Il Pet Counselor:
Il consulente per gli animali da compagnia, è una figura innovativa, nata in seno a Crescere Insieme A.p.s. Prerogativa di questa figura professionale, quella di occuparsi in modo particolare dalla relazione uomo-animale, avendo come fulcro l’essere umano. Il suo obiettivo, è quello di costruire relazioni funzionali, che appianino qualunque tipo di difficoltà gestionale dell’animale.
Può avere competenze, legate esclusivamente all’educazione del cane e non solo, ma può anche essere in grado di sviluppare percorsi rieducativi sull’animale.
Proprio per la cura rivolta all’aspetto relazionale, gli incontri con questa figura professionale sono one to one, anche se, può decidere di inserire altri animali nell’ambito della consulenza.
Il veterinario comportamentalista:
Costui o costei, è un medico veterinario, con alle spalle tre anni di specializzazione sul trattamento delle problematiche comportamentali. Questa condizione, colloca questo professionista nella posizione di poter proporre terapie comportamentali, a volte coadiuvate dall’istruttore o rieducatore cinofilo, proponendo in alcuni casi, l’ausilio farmacologico.
Per ogni problema, c’è una soluzione
Come avrai intuito, da quanto hai letto finora, la ricerca, in base alle tue necessità, non è più solo legata a come scegliere l’educatore cinofilo, bensì alla scelta della figura professionale più adatta.
Dal punto di vista storico, è rimasta impressa, nella mente dei proprietari di cani italiani la figura dall’addestratore di cani, che nel tempo, ha lasciato qualche spazio a quella dell’educatore cinofilo.
Così come, se devi cambiare le gomme della macchina, è inutile andare dall’elettrauto o dal meccanico, basta il gommista. È giusto essere consapevoli dell’esistenza di figure specifiche per esigenze specifiche, anche nel settore degli animali da compagnia.
Con le informazioni che hai ora a disposizione, la tua scelta può essere più consapevole!
Potresti scoprire di non aver bisogno di scegliere un educatore cinofilo
Se ciò di cui hai bisogno, riguarda la mancanza di educazione del tuo cane, allora giusto che tu sappia come scegliere l’educatore cinofilo. Nel prossimo paragrafo, ti fornirò qualche parametro in più, per scegliere al meglio.
Se però, la tua idea è un po’ più in linea con la costruzione di una relazione speciale con il tuo animale, devi sapere che questa, non passa obbligatoriamente da comandi e di controllo, strattoni al guinzaglio o premi distribuiti solo per ottenere risposte.
Anche se il cane ha capacità cognitive inferiori a quella dell’essere umano, è un animale estremamente intelligente. Lasciar emergere la sua intelligenza, per costruire una relazione funzionale, è la strategia più sana, bella e coinvolgente di sempre. E, può anche essere quella, che permette la risoluzione di problematiche comportamentali.
Se vuoi saperne di più, clicca qui.
Scegli anche in base al prezzo
Come dico spesso: “oggi ci sono più educatori cinofili, che cani da educare!” L’inflazione degli ultimi 10 anni, per quanto riguarda i corsi di formazione per educatori cinofili, ha creato due condizioni fortemente pericolose.
- Una vera e propria battaglia dei prezzi, che possono oscillare tra i 20 e gli 80 € ad incontro.
- L’appropriazione di ambiti professionali non di pertinenza dell’educatore cinofilo.
Quando rispondo al telefono, capita abbastanza frequentemente, che la prima domanda che mi venga posta è: “quanto mi costa?”
Questa richiesta, ad essere sincero, mi mette sempre un po’ di cattivo umore. Sono il primo a dare il giusto peso all’aspetto economico, nonostante questo, come in tutti i settori, ci sono condizioni legate anche al “come” e non solo al “quanto”!
Chiedi anche: Come? o Cosa?
Quando ti appresti a scegliere un educatore cinofilo, un addestratore, un istruttore o un consulente, dovresti premurarti innanzitutto di domandare come si svolgono gli incontri che cosa viene fatto durante questi ultimi.
Questo aspetto è davvero determinante. Se ciò che ti viene proposto è una lezione di gruppo, possono essere ragionevoli 20-30 € ad incontro. Se si tratta di lezioni o consulenze individuali, della durata superiore all’ora, sono ragionevoli anche 40-50 €.
Un altro fattore che determina il costo, riguarda il cosa. Cosa viene fatto durante l’incontro? In buona sostanza, cosa ti sta proponendo la persona che ha contattato? Comprendere bene anche questo aspetto dell’incontro che andrai a fare, ti aiuterà a capire se spenderai bene il tuo denaro.
Da quanto tempo fai questo lavoro?
L’ultimo fattore, ma non per questo meno determinante, riguarda l’esperienza di chi ti offre il servizio. Ci sarà, sicuramente, chi, pur di lavorare, ti domanderà una cifra estremamente bassa.
Domandati il perché!
Ma, ci sarà anche chi, sull’onda di quella legge di mercato, che prevede un costo alto, per un valore alto, potrebbe arrivare a domandarti anche 70-80 €.
Non sempre, un costo basso e sinonimo di risparmio e non sempre il costo elevato è sinonimo di garanzia. Scegliere un educatore cinofilo, un addestratore, un istruttore o un consulente, con poca esperienza, ma ad un costo contenuto, potrebbe obbligarti a cercare altre soluzioni e quindi a spendere di più.
Inevitabilmente, dopo aver fatto qualche incontro, ti accorgerai di non aver portato a casa il risultato che ti aspettavi. Questo, ti obbligherà a rivolgerti altrove spendendo altri soldi.
In buona sostanza, il mio consiglio è: Fai domande, fanne altre e fanne ancora!
Se ti è possibile, trova persone con le quali sviluppi delle affinità
Oggi, attraverso i social network, puoi avere un’idea, tutto sommato realistica della persona alla quale ti rivolgi. Cerca di capire, attraverso questi strumenti, se c’è un’affinità. Chiunque entri in contatto con te e con il tuo cane, entra forzatamente nelle tue dinamiche familiari. Se non senti di essere affine a questa persona, è molto probabile che non ci siano le condizioni giuste, per poter sviluppare un percorso insieme.
La telefonata di rito
Ormai si può dire che è una telefonata non costa nulla! Falla, cosa ti costa?
Anche se sarebbe meglio, avere davanti la persona, una telefonata ti permette comunque di farti un idea abbastanza realistica di chi c’è dall’altra parte.
Puoi capire, in base alle domande che fai, il livello di preparazione della persona. Ti raccomando, non chiedergli solo quanto costa!
Spero che questo articolo ti sia stato utile e ti esorto a scrivere commenti, anche mirati all’approfondimento di alcuni argomenti qui trattati.
Articolo utilissimo! Ho trovato diversi spunti che possono migliorare la mia relazione col nanetto e che mi aiutano a capire come comportarmi in situazioni in cui il cagnolino desidera comunicare qualcosa di importante che non sempre mi è chiaro. Non perdere mai la pazienza, rimanere calma e non smettere di ascoltare. GRAZIE.