PERCORSI DI CRESCITA PERSONALE

Il Lagotto Romagnolo, davvero il cane ideale per tutti?
Scopriamo insieme le peculiarità di questa razza. 

Per costruire un’idea a tutto tondo della splendida razza del Lagotto Romagnolo, voglio partire dalle caratteristiche storiche di razza.

Questo ti permetterà di comprenderlo meglio, anche dal punto di vista caratteriale oltreché strutturale. 

Cenni storici

Una volta tanto siamo nazionalisti! Eh già, questa razza è assolutamente autoctona, Il nome stesso, ci dice che arriva dalla Romagna. Non è una razza particolarmente giovane, è stata infatti riconosciuta nel 1800, periodo in cui questo cane veniva utilizzato come ausilio per i cacciatori.
Il suo impiego, lo portava a recuperare le prede abbattute nelle zone paludose della Ravennato e del Comacchiese. Poi, con la progressiva bonifica di questi ambienti, il Lagotto Romagnolo è diventato davvero famoso.

Da aiuto cacciatore a cane che può far diventare ricchi

Oggi, a livello internazionale, se si parla di Lagotto Romagnolo, si parla di tartufi! Questo piccolo grande cane, è infatti diventato famoso per la sua capacità di scovare questi tuberi particolarmente costosi.

Attenzione però, non è tutto oro quello che luccica

Non posso non entrare nello specifico di questa, che sembra essere una situazione quasi utopistica. Per essere chiari, non si può pensare che basti avere un simpatico con Lagottino, per diventare ricchi.
Per quanto questa razza abbia inclinazioni importanti e riesca bene nella ricerca del tartufo, non è una capacità propriamente innata quella di scovarlo. Perché il nostro riccioluto cagnolino, sia davvero capace di fare questo, è necessario un percorso di addestramento, che può durare svariati mesi, con risultati non sempre eclatanti.

Lascia inoltre che ti dica, che tartufi non crescono ovunque! I terreni nei quali questi tuberi proliferano, le cosiddette tartufaie, sono spesso di proprietà di privati. Così come non sono felici quando cinghiali o maiali selvatici si appropriano del loro prezioso bottino, lo sono ancora meno, quando un forestiero qualunque entra nei loro possedimenti con un bel Lagotto Romagnolo, pronto a saccheggiarli.
Posso solo dirti che mi è stato raccontato, da persone coinvolte, di schioppettate che hanno messo in pericolo loro ed il loro cane.

Studiamo un po’ la razza del Lagotto Romagnolo

Per questioni di praticità, ti riporto i dati del sito di Agraria.org, che ritengo avere enciclopedia canina, fatta davvero bene. Nello specifico, tutta questa parte legata alle caratteristiche morfologiche della razza del Lagotto Romagnolo, è stata scritta da Vinattieri Federico – www.difossombrone.it

 

 

 

Aspetto generale

Cane di media-piccola taglia, con proporzioni buone e di aspetto forte, robusto e rustico al tempo stesso. La particolarità estetica che lo caratterizza è il pelo riccio e lanoso su tutto il corpo, compresa la testa. Le doti di rusticità ne istituiscono la funzionalità al lavoro.

Carattere

Canino dall’espressione sempre vigile e attenta a tutto. Molto vivace e gioviale con le persone che lo circondano quotidianamente, ma anche con estranei, appena preso confidenza. Per lui essere portato a caccia di tartufi è quasi diventato una sorta di gioco. Mentre svolge il suo lavoro esibisce passione e efficienza. Si sente esperto in questo tipo di ricerca e ama mettersi in mostra con il suo insuperabile olfatto. L’istinto venatorio è stato pian piano cancellato, così da non venire distratto dal selvatico. Legato in modo incredibile al suo padrone; si dimostra un ottimo cane da compagnia per la sua intelligenza ed obbedienza. E’ una razza facilmente addestrabile.

Standard

Altezza:
 – maschi  da 43 cm a 48 cm
 – femmine da 41 cm a 46 cm
Peso:
 – maschi da 13 kg a 16 kg
 – femmine da 11 kg a 14 kg

Tronco: quasi uguale all’altezza al garrese in lunghezza.
Testa e muso: testa di forma trapezoidale con leggera divergenza tra gli assi superiori del cranio e quelli del muso. Muso abbastanza largo. Il rapporto è cranio 56%, muso 44%.

Tartufo: sulla stessa linea della canna nasale, largo e voluminoso.
Denti: regolarmente allineati e completi nel numero; sono ammesse chiusure a forbice o a tenaglia ed un leggero prognatismo.
Collo: muscoloso, asciutto e privo di giogaia.
Pelle: aderente in tutte le parti del corpo.
Arti: ben in appiombo sia gli anteriori che i posteriori. L’avambraccio è perfettamente dritto.
Spalla: le scapole sono lunghe il 30% dell’altezza al garrese e ben stese all’indietro di circa 53 gradi. Muscolatura: buona soprattutto sugli arti posteriori.
Linea superiore: retta con garrese e mai curva.
Coda: con giusto punto di attaccatura. In lunghezza arriva fino ai garretti.
Proporzioni: lunghezza testa è pari ai 4/10 dell’altezza al garrese; lunghezza muso è minore di 2/10 di quella del cranio; la profondità del costato è circa la metà dell’altezza al garrese.
Pelo: con tessitura lanosa. Molto particolare. E’ riccio su tutto il corpo. I ricci devono essere distribuiti in modo omogeneo.
Colori ammessi: bianco sporco uniforme, bianco con macchie marroni, roano, marrone fegato uniforme, arancio unicolore.
Difetti più ricorrenti: misure fuori standard, enognatismo, depigmentazione del naso, mantello cordato, assi cranio-facciali convergenti, mantello nero, macchie nere, canna nasale concava, monorchidismo, criptorchidismo.

Il carattere del Lagotto Romagnolo, secondo me

Devi sapere, che il Lagotto Romagnolo, per il suo carattere ed il suo comportamento, è stato per uno dei cani da me più consigliati. Quando si rivolgevano a me famiglie in procinto di prendere un cane, ma con vaghe idee sulla tipologia di razza da scegliere, ho spesso cercato di orientarle verso questa.

Lieve inversione di rotta

Negli ultimi due-tre anni, ho assistito ad un cambiamento importante nella selezione di questa splendida razza. Purtroppo, pur continuando a sostenere che sia un ottimo cane, ho assistito ad alcuni comportamenti, abbastanza diffusi, che mi hanno frenato un po’.

Gli autocontrolli

In particolare in soggetti giovani, ho riscontrato una difficoltà importante nella gestione degli autocontrolli. Questi cuccioli-cuccioloni, risultano spesso iperattivi, sulle prime pensavo si trattasse di una determinata selezione, poi però ho scoperto che provenivano da allevamenti diversi.

 

 

Il Lagotto Romagnolo, è caratterialmente un cane vivace, ciò non toglie che l’eccessiva attività, crea poi per il proprietario difficoltà seria dal punto di vista gestionale.

L’istinto venatorio

In alcuni soggetti con cui ho lavorato, mi sono imbattuto anche in un certo interesse per l’inseguimento e il tentativo di cattura di piccoli animali (Lucertole, conigli, scoiattoli etc.).
Questo comportamento rende complesse le passeggiate, soprattutto quando il cane potrebbe anche essere lasciato libero. Palesemente, il problema è poi il ritorno dello stesso. 

In caso di intercettazione di questi piccoli animali, la passeggiata, può diventare complessa a causa di un importante trazione del guinzaglio. Anche se questa razza, non raggiunge dimensioni importanti, la sua vitalità la rende di fatto capace di mettere in difficoltà il proprietario non particolarmente corpulento.

Una piccola percentuale di soggetti aggressivi

Un’interessante percentuale di maschi di Lagotto Romagnolo, si è dimostrata aggressiva nei confronti di conspecifici. Ma non solo, a volte, questa aggressività l’ho vista rivolta anche nei confronti di qualche essere umano.
Queste sono caratteristiche, che proprio per tipologia di razza, il Lagotto Romagnolo non dovrebbe avere. Una delle caratteristiche più interessanti del cane da caccia, è proprio quella di avere un comportamento equilibrato, per questioni di cooperazione, sia nei confronti degli altri cani che in quelli dell’essere umano.

È comunque un cane che consiglio?

Accidenti sì!
È un cane che continua a piacermi tantissimo. Se sei alla ricerca di un cane divertente, il Lagotto Romagnolo o il Barbone, fanno al caso tuo. Sono dei giullari e rendono la vita del proprietario assolutamente più divertente.

Non vorrei lo confondessi con un’auto, ma è versatile

Il termine versatile, è l’unico che m viene in mente. Capisco che possa sembrare un termine automobilistico, ma credo renda molto bene l’idea. Le dimensioni non eccessive, lo rendono di fatto il cane ideale per essere gestito sia nelle situazioni quotidiane, che in quelle un po’ più particolari. La sua intelligenza, che non posso garantire per tutti i soggetti, lo rende estremamente adattabile, ma soprattutto capace di trarre profitto da quasi tutte le situazioni.

Attenzione alla toeletta

Come il Barbone, il Lagotto Romagnolo ha il pelo a crescita continua. Essendo un rustico, anche nel carattere, ama infilarsi nel cespugli ed immergersi completamente nella natura. Credo tu possa immaginare, cosa può voler dire gestire questa sua predisposizione, se il pelo non è curato.
Pertanto, il Lagotto Romagnolo, richiede cure continue da questo punto di vista. Va spazzolato quotidianamente e portato con regolarità a toelettare, per evitare che la noncuranza del pelo possa diventare un problema.

E, se dovesse avere dei problemi di comportamento?

Beh, partiamo da una considerazione, andare a modificare alcune abitudini non particolarmente buone, può essere un processo attuabile, fino ai quattro mesi e mezzo/cinque, attraverso un buon percorso educativo.

Condizione che peraltro vedo necessaria, per qualunque cane di qualunque razza o meticcio, se si vuole che questo sia ben integrato nella società in cui si vive.

Convivenza ed osservazione

Credo che queste siano le due condizioni fondamentali, per andare a costruire una relazione funzionale con qualunque animale. Perché osservazione? Mentre la convivenza, per il fatto stesso di averla scelta, diventa un processo inevitabile, l’osservazione richiede un po’ più di impegno. Ma è altresì l’unica opportunità che abbiamo, per riconoscere le attitudini del cane con cui viviamo.
Osservare con attenzione ogni comportamento del nostro Lagotto Romagnolo, ci permette di comprendere, se questo vive correttamente tutte le situazioni di vita comune in cui viene inserito.

E, se dovesse scappare qualcosa?

Non preoccuparti, osservandolo, anche oltre i cinque mesi di vita, se tu dovessi cogliere dei comportamenti se non ti piacciono, potrai comunque rivolgerti ad un professionista, che ti aiuterà a risolverli. Proprio per la sua intelligenza, è un cane che si presta anche alle modificazioni comportamentali.

Aspetto con ansia i tuoi commenti per questo articolo, che spero ti sia piaciuto. Se desideri metterti in contatto con me, per approfondire l’argomento, per studiare un percorso educativo o rieducativo personalizzato, clicca qui.

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MARA ROMANI
MARA ROMANI
11 mesi fa

ciao, ho un lagotto romagnolo che ora ha un anno e quattro mesi. E’ molto dolce ma testone e soprattutto un temporale . E’ bianco sporco, maschio e pesa 24 kg ben più alto della media. Da quando aveva 6 mesi lo abbiamo portato ad addestramento con altri cani ma lui ha sempre cercato di giocare con tutti (cani e persone). Da 6/7 mesi lo portiamo a lezione privatamente ma non accenna a calmarsi e non ci fidiamo a lasciarlo libero in campagna (due volte è scappato sfilandosi il collare ed è sempre tornato, ma ho paura che se trova un altro cane o qualsiasi animale vada dove vuole e torna si, ma quando? Consigli?

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